VOR

Updated at: 2025-12-01 10:42
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Un VHF Omnidirectional Range (VOR) è un ausilio alla navigazione radio basato a terra che fornisce agli aeromobili informazioni sulla rotta magnetica verso o da una stazione specifica, consentendo una navigazione precisa durante il volo e procedure strumentali in quasi tutte le condizioni meteorologiche.<\/b>

1. Definizione di VOR

Un VHF Omnidirectional Range (VOR) è un sistema di navigazione radio a corto raggio che opera nella banda Very High Frequency (VHF), tipicamente tra 108,00 MHz e 117,95 MHz. Trasmette informazioni di azimut (direzione) che permettono a un ricevitore aereo di determinare la propria rotta magnetica rispetto alla stazione a terra VOR.
Il VOR è un tipo di aiuto alla navigazione terrestre non satellitare. Il modello del segnale forma 360 rilevamenti discreti, noti come radiali, ognuno corrispondente a una direzione magnetica dalla stazione (ad esempio, il radiale 090 si trova esattamente a est della stazione).
In termini semplici, quando sintonizzato e identificato correttamente, un ricevitore VOR nel cockpit indica al pilota su quale radiale si trova attualmente l'aeromobile e se seguire una rotta selezionata porterà l'aeromobile verso o lontano dalla stazione.

2. Scopo del VOR nell'aviazione

Lo scopo principale del VHF Omnidirectional Range è fornire una guida affidabile in tutte le direzioni per gli aeromobili che operano secondo le Regole di Volo agli Strumenti (IFR) e le Regole di Volo a Vista (VFR). I VOR fanno parte dell'infrastruttura tradizionale di navigazione radio che supporta le rotte aeree, le procedure terminali e gli avvicinamenti.
Gli scopi principali includono:
  • Navigazione in rotta: Definizione di rotte aeree e punti di segnalazione per flussi di traffico sicuri e strutturati.
  • Navigazione terminale: Fornitura di guida di rotta per Standard Instrument Departures SIDs e Standard Terminal Arrival Routes STARs .
  • Procedure di avvicinamento: Supporto per avvicinamenti strumentali non di precisione alle piste, talvolta in combinazione con dispositivi di misurazione della distanza (DME).
  • Determinazione della posizione: Permette ai piloti di determinare la loro posizione utilizzando una o più stazioni VOR, specialmente quando il Global Navigation Satellite System (GNSS) non è disponibile o non viene utilizzato.
  • Ridondanza e backup: Offre una fonte di navigazione indipendente accanto a sistemi basati su satellite come il Global Positioning System (GPS).
Per i piloti in formazione, i VOR sono spesso i primi ausili radio alla navigazione appresi in dettaglio perché illustrano i concetti fondamentali di radiali, rotte e tracciamento, che si applicano anche a sistemi più avanzati.

3. Uso del VOR nell'aviazione

3.1 Componenti di base e indicazioni del VOR

Un'installazione tipica del VOR su un aeromobile include:
  • Ricevitore VOR: Unità elettronica che sintonizza la frequenza della stazione e elabora il segnale.
  • Indicatore VOR: Spesso un Indicatore di Deviazione di Rotta (CDI) o Indicatore di Situazione Orizzontale (HSI) che mostra la rotta e la deviazione.
  • OBS (Omni Bearing Selector): Manopola utilizzata per selezionare la rotta o il radiale desiderato.
  • Bandiere TO/FROM: Mostra se la rotta selezionata porterà l'aeromobile verso o lontano dalla stazione.
  • Bandiere NAV: Avvisa di un segnale inaffidabile o assente.
L'ago CDI mostra la deviazione laterale dalla rotta selezionata. Quando è centrato, l'aeromobile è sulla linea di rotta selezionata verso o dalla stazione, entro i limiti di precisione del sistema. La deflessione a piena scala rappresenta solitamente una deviazione di 10° dalla rotta per un indicatore VOR convenzionale.

3.2 Sintonizzazione e identificazione di un VOR

L'uso corretto di qualsiasi VOR inizia con la sintonizzazione della frequenza corretta e l'identificazione positiva della stazione. L'identificazione utilizza un identificatore Morse di tre lettere e talvolta un nome della stazione pronunciato. Ascoltare l'identificatore conferma che il ricevitore è sintonizzato sulla stazione desiderata e che il segnale è affidabile.
Se l'identificativo in codice Morse manca o è distorto, la stazione deve essere considerata inaffidabile e la navigazione utilizzando quel VOR dovrebbe essere evitata, anche se l'indicatore sembra funzionare.

3.3 Navigazione verso e da un VOR

Per utilizzare un VOR per la navigazione di base, un pilota seleziona tipicamente una rotta desiderata verso o dalla stazione e poi corregge la rotta per mantenere l'ago del CDI centrato. Questo processo è noto come tracciamento. Vengono effettuate piccole correzioni di rotta verso l'ago per contrastare la deriva del vento e mantenere la traccia prevista a terra.
Una tecnica comune consiste nel scegliere una rotta che corrisponda alla traccia desiderata a terra, quindi applicare un angolo di correzione del vento determinato osservando il movimento del CDI nel tempo. Se l'ago si sposta dal centro, il pilota regola leggermente la rotta verso l'ago finché non rimane stabile.

3.4 Intersezioni e fissaggi tramite rilevamenti incrociati

Due o più stazioni VOR possono essere utilizzate per determinare la posizione di un aeromobile tracciando i radiali intersecanti. Questo metodo è chiamato cross‑bearing o cross‑fix. È comunemente usato per identificare intersezioni di rotte aeree, punti di attesa e punti di segnalazione.
In pratica, il pilota sintonizza e identifica ciascun VOR a turno, annota il radiale su cui si trova l’aeromobile, quindi utilizza una carta o un display di navigazione per individuare l’intersezione di quei radiali. L’avionica moderna può eseguire questa operazione automaticamente, ma il principio di base è lo stesso.

3.5 VOR, VOR/DME e VORTAC

Esistono diversi tipi correlati di installazioni VOR:
  • VOR: Fornisce solo informazioni di azimut (direzione).
  • VOR/DME: Combina il VOR con l'Equipment di Misurazione della Distanza (DME), fornendo sia la rotta che la distanza inclinata dalla stazione.
  • VORTAC: Una struttura combinata VOR e Navigazione Aerea Tattica (TACAN), che serve sia utenti civili che militari. Gli aeromobili civili utilizzano le funzioni VOR e DME.
Quando sono disponibili informazioni sulla distanza, i piloti possono determinare la posizione precisa utilizzando una singola stazione combinando il radiale e la distanza DME (ad esempio, "sul radiale 270 a 15 DME"). Questo è particolarmente utile per i holding e i punti di discesa a gradini durante gli avvicinamenti.

4. Considerazioni operative per l'uso del VOR

4.1 Linea di vista e copertura

Il VOR opera nella banda VHF, che è essenzialmente a vista diretta. La copertura dipende dall'altitudine, dal terreno e dalla potenza della stazione. A bassa quota o dietro il terreno, il segnale può essere debole o non disponibile. Le carte mostrano spesso il volume di servizio di un VOR, indicando l'altitudine e la distanza per un uso affidabile.
I piloti studenti devono capire che un VOR che funziona bene a quota di crociera potrebbe non essere utilizzabile vicino alla superficie, specialmente in aree collinari o montuose. La perdita del segnale o le indicazioni fluttuanti vicino ai limiti di copertura sono normali e devono essere previste.

4.2 Precisione e limitazioni

I sistemi VOR sono generalmente precisi entro ±4°. Ciò è sufficiente per la navigazione sulle rotte aeree e gli avvicinamenti non di precisione, ma meno preciso rispetto alla moderna navigazione satellitare. Gli errori possono derivare dalla calibrazione della stazione, dall'equipaggiamento di bordo o da effetti del sito come riflessioni da terreni o strutture vicine.
I piloti dovrebbero evitare di sovracontrollare in risposta a piccoli movimenti del CDI e invece mirare a mantenere le deviazioni entro limiti pratici, tipicamente un punto (circa 26) durante il volo in rotta e più stretti durante gli avvicinamenti come richiesto dalle procedure e dai regolamenti.

4.3 Passaggio della stazione e cono di confusione

Quando un aeromobile passa direttamente sopra una stazione VOR, la geometria del segnale causa rapidi cambiamenti nel radiale indicato e può momentaneamente produrre indicazioni inaffidabili. Questa area è chiamata cono di confusione. La bandiera TO/FROM può cambiare e il CDI può fluttuare.
Le procedure che utilizzano il passaggio sulla stazione, come alcuni holding e avvicinamenti, presuppongono che i piloti comprendano questa limitazione e si affidino al timing, al DME o ad altri segnali piuttosto che aspettarsi indicazioni CDI stabili esattamente sopra la stazione.

4.4 Rilevamento inverso e selezione della rotta

Il reverse sensing si verifica quando il pilota seleziona un corso sull'OBS che non corrisponde alla direzione di viaggio prevista rispetto alla stazione. In questa situazione, volare verso l'ago del CDI può effettivamente portare l'aeromobile lontano dalla linea di rotta desiderata.
Per evitare il rilevamento inverso con un CDI convenzionale, la rotta selezionata dovrebbe solitamente corrispondere alla direzione di viaggio lungo la traiettoria desiderata. Ad esempio, quando si segue inbound il radiale 270 (che è una rotta 090° verso la stazione), l'OBS dovrebbe essere impostato su 090°, non su 270°.

4.5 Controlli, monitoraggio e ridondanza

La pratica operativa richiede che l'apparecchiatura VOR venga controllata periodicamente. In alcune giurisdizioni, sono richiesti controlli specifici e tolleranze prima di utilizzare il VOR come fonte primaria di navigazione per IFR. I controlli tipici includono il confronto delle indicazioni in punti di controllo noti, il controllo incrociato tra due ricevitori indipendenti o il confronto con altre fonti di navigazione.
Durante il volo, i piloti dovrebbero monitorare continuamente l'identificativo Morse e confrontare le indicazioni del VOR con altre informazioni di navigazione disponibili, come GPS, riferimenti visivi o altri ausili alla navigazione, per rilevare tempestivamente eventuali anomalie.

5. Esempi pratici per piloti studenti

I seguenti brevi esempi illustrano gli usi comuni del VOR nella formazione di base. Sono semplificati e non sostituiscono le procedure ufficiali o le indicazioni dell'istruttore.

5.1 Tracciamento in ingresso verso un VOR

Un pilota studente desidera volare verso un VOR vicino situato a nord-ovest della posizione dell'aeromobile. Dopo aver sintonizzato e identificato la stazione, il pilota ruota l'OBS fino a quando il CDI non si centra con un'indicazione TO e annota la rotta, ad esempio 320°. Il pilota quindi vira l'aeromobile verso una rotta vicina a 320° e si aggiusta per il vento per mantenere il CDI centrato, tracciando così direttamente verso il VOR.

5.2 Intercettare una rotta definita da un radiale VOR

Una rotta aerea è definita come il radiale 180 di un VOR. L'aeromobile si trova a est del radiale e deve unirsi alla rotta verso nord. Il pilota seleziona 360° sull'OBS (la rotta in ingresso alla stazione lungo il radiale 180), osserva il CDI deflesso a sinistra e sceglie una rotta di intercettazione, ad esempio 330°. Man mano che il CDI si sposta verso il centro, il pilota riduce l'angolo di intercettazione e poi segue la rotta 360°, rimanendo sulla rotta aerea.

5.3 Utilizzo di VOR/DME per la segnalazione della posizione

Durante un volo di trasferimento, il pilota è tenuto a comunicare la posizione al controllo del traffico aereo. L’aeromobile utilizza una stazione VOR/DME. Il CDI indica l’aeromobile sul radiale 045 e il DME segna 22 miglia nautiche. Il pilota può comunicare la posizione come "22 DME sul radiale 045" del VOR indicato, fornendo ai controllori una posizione precisa.

5.4 Attesa su un VOR

In un circuito di attesa base utilizzando un VOR, il punto di riferimento è solitamente la stazione stessa o un radiale e una distanza specificati. Il pilota utilizza l'OBS per seguire la rotta in ingresso verso il punto di riferimento, cronometrando la tratta in uscita e utilizzando il CDI per reintercettare la rotta in ingresso. Comprendere il passaggio della stazione, il cono di confusione e la correzione del vento è essenziale per un'attesa accurata.

Per i piloti studenti, padroneggiare le tecniche del VHF Omnidirectional Range costruisce una solida base nella navigazione strumentale, supporta il volo sicuro oltre confine e fornisce un efficace backup ai sistemi di navigazione satellitare.